Il Movimento 5 Stelle del Valdarno e della Valdisieve è venuto in possesso del ricorso al Tar della Toscana da Aer Impianti sul piano d’ambito di Ato Toscana Centro che riduce le tonnellate di rifiuti da smaltire a Selvapiana da 60mila a 45mila tonnellate annue.
“Nel ricorso sono scritte nero su bianche verità che i silenti sindaci e candidati sindaco del Pd non vogliono rendere pubbliche e che il Movimento 5 Stelle ha adesso scoperto. La verità è venuta a galla ed è arrivata l’ora di smettere di giocare a rimpiattino. La vicenda rischia seriamente di ripercuotersi sui cittadini visto che Aer Impianti è una partecipata ed è sostenuta non solo dal socio privato ma anche da capitale pubblico”. A parlare è il Movimento 5 Stelle della Valdisieve e del Valdarno.
Nel ricorso il legale di Aer Impianti, guidata dal presidente Marcello Ulivieri, si legge: “è di tutta evidenza che la vera e propria sottrazione del flusso di rifiuti funzionale e necessario alla saturazione impiantistica rappresenti una ben consapevole condanna a morte dell’impianto di Selvapiana” sottolineano i deputati Massimo Artini e Samuele Segoni.
Inoltre, proseguono Artini e Segoni, riportando il testo del ricorso presentato , a seguito dell’approvazione del piano d’ambito, “in palese violazione della pianificazione interprovinciale si determinerebbe la non realizzazione dell’impianto di Selvapiana, compartecipando al fallimento di una società a partecipazione pubblica (Aer Impianti ndr), tra i cui soci figurano alcuni soci della stessa Autorità d’Ambito”.
“Aer Impianti scrive nero su bianco che con l’attuale piano d’ambito la società è sull’orlo del fallimento – denunciano i due deputati del M5S - E questo avviene perché 15mila tonnellate di rifiuti che dovevano arrivare da Arezzo non arriveranno, mentre quelli dell’Ato Toscana Centro verranno smaltiti negli altri impianti del territorio, creando una vera e propria guerra dei rifiuti” sottolineano i deputati Massimo Artini e Samuele Segoni. “Una guerra di tutti contro tutti. Aer Impianti contro Ato Toscana Centro e la Provincia di Firenze, che dando il via libera al piano d’ambito avrebbe sconfessato - secondo il parere della società mista - il piano Interprovinciale dei Rifiuti. Ma anche i Comuni del Valdarno e della Valdisieve, soci di Aer Impianti, contro i Comuni della Piana e la Provincia di Firenze. Alla faccia della tanto decantata Città Metropolitana”.
“Cade così l’ultima foglia di fico rimasta ai vertici del Pd e delle società partecipate Aer Impianti e la sorella maggiore Aer, che si occupano di rifiuti e sono espressione proprio del Pd: i presidenti sono Marcello Ulivieri, ex sindaco di Pelago, e Silvano Longini, ex sindaco di Figline. La verità è che dietro alla tanto osannata politica dei rifiuti zero, continuano a prevalere solo vecchie logiche di partito, superate ormai dai fatti ma che rischiano di essere pagate a caro prezzo non dagli amministratori pubblici ma dagli incolpevoli cittadini”
“Pensiamo che l’exit strategy adesso possa essere solo una: l’azzeramento dei cda di Aer e Aer Impianti, e l’avvio di una politica trasparente e realmente incentrata sui rifiuti zero il cui obiettivo deve essere quello di non realizzare gli impianti, non di scatenare guerre tra Comuni per accaparrarsi l’ultima parte di pattumiera rimasta”.
Nel ricorso Aer Impianti stima un danno economico di oltre 3milioni di euro: 700mila euro per i costi generali e di struttura e ben 2.700000 euro per i costi dei cespiti della società. Inoltre Aer Impianti richiede a titolo di lucro cessante almeno “il 10% del valore delle opere da eseguire”.
“Il nostro impegno adesso è quella di fare piena luce sulla gestione di Aer Impianti, chiedendo copia di tutti i bilanci approvati dal 2009, vista l’opacità delle operazioni effettuate, e impegnandosi in prima linea affinché queste politiche dissennate non ricadano sui cittadini” concludono Artini e Segoni.
|